Il Progetto

Le opere di difesa del Vallo Alpino erano presidiate da unità della “GaF” (Guardia alla Frontiera) istituite nel 1934 ed il cui stemma era uno scudo con al centro un gladio con la punta rivolta in alto attraversato da una fascia sagomata ad arco dov'era inciso in numero romano il settore di appartenenza (IX nel caso del Moncenisio). Il motto della Gaf era “Dei sacri confini guardia sicura” che aveva sostituito il "Resistere ad ogno costo" utilizzato inizialmente. Di questi reparti facevano parte artiglieri, fanti e genieri. Il fregio dei fanti erano due fucili incrociati sormontati da una corona, quello degli artiglieri due cannoni incrociati sormontati da cinque palle e da una fiamma dritta mentre quello del genio da due asce sormontate da una fiamma con nel tondino l'dentificativo del settore in numeri romani.
Durante la lunga permanenza nelle fortificazioni del Vallo Alpino gli uomini della GaF hanno inciso sulle rocce che circondano le fortificazioni stesse nomi, date, città di nascita e molte altre informazioni che ritenevano di dover condividere lasciando così un ricordo del loro passaggio.
Molte di queste incisioni non hanno retto al passare del tempo e si sono cancellate, altre sono state distrutte nello smantellamento delle fortificazioni, ma molte altre hanno resistito sino ai nostri giorni a ricordo di quegli anni e di quegli uomini.
Il sito raccoglie le immagini di queste "pietre narranti" e forse qualcuno leggendole vi ritroverà il nome di un parente o di un conoscente e ciò ne manterrà vivo il loro ricordo.
Attualmente le scritte provengono solo dalle fortificazioni del Moncenisio ma il sito non è e non vuole essere un'opera "chiusa" ma si vuole porre come punto di raccolta di tutte le iscrizioni ancora presenti sulle fortificazioni del Vallo Alpino.
Quindi tutti coloro che hanno materiale sulle GaF e sulla loro storia nonchè su incisioni "narranti" di altre aree fortificate del Vallo Alpino possono utilizzare il sito per condividerle affinchè non scompaia il ricordo di questi uomini.